Gli impieghi cosmetici degli agrumi

Gli agrumi sono arbusti sempreverdi con foglie e frutti lucenti e ricchi di sostanze oleose aromatiche, da cui si ricavano estratti molto utilizzati in cosmetologia, grazie alla presenza di principi attivi preziosi, come gli oli essenziali, le vitamine e gli alfa-idrossiacidi.

Gli oli essenziali

Gli oli essenziali sono composti odorosi caratterizzati da un aspetto oleoso e da un basso peso molecolare che li rende particolarmente volatili. Vengono estratti con diversi metodi: dalla spremitura alla distillazione in corrente di vapore, all’estrazione con solventi. Il metodo di estrazione utilizzato dipende dalla qualità del materiale a disposizione, dalla materia prima vegetale e dal tipo di essenza che si intende ottenere (ad esempio, l’olio essenziale di arancio si ricava dalla buccia del frutto). Il metodo della spremitura è utilizzato prevalentemente per ottenere gli oli essenziali dalle bucce di agrumi. Si utilizza la scorza fresca, che viene spremuta con l’aiuto di speciali torchi che consentono di esercitare pressioni elevate ed estrarre grandi quantità di oli essenziali. La distillazione in corrente di vapore, invece, è spesso utilizzata per estrarre le essenze dai fiori. Gli oli essenziali degli agrumi manifestano proprietà profumanti (utili per combattere i cattivi odori), tonificanti (importanti per defaticare il corpo), antisettiche e dermopurificanti (sfruttate per trattare e contrastare le pelli impure e tendenti all’acne). Gli oli essenziali estratti dagli agrumi sono ricchi di limonene, un monoterpene ciclico, incolore a temperatura ambiente, e dotato di un forte odore agrumato. Questa sostanza, oltre che per le ottime caratteristiche aromatiche, in ambito cosmetico è utilizzato anche per le particolari proprietà solventi (che aumentano l’azione sgrassante di detergenti e detersivi) e antibatteriche (che svolgono un’azione purificante a livello cutaneo e coadiuvano il sistema preservante delle formulazioni).

La vitamina C

Gli agrumi sono tra le principali fonti di vitamina C (acido ascorbico), una sostanza che svolge importanti funzioni biologiche, tra cui un’azione protettiva nei confronti delle vitamine A ed E. Il contenuto di vitamina C nelle arance varia a seconda delle stagioni, del terreno, dei sistemi di coltivazione e addirittura da pianta a pianta nella stessa coltivazione. L’acido ascorbico è un composto idrosolubile, spiccatamente acido, che si presenta sotto forma di cristalli inodori e insapori. A livello della cute, la vitamina C manifesta un effetto antimelanogenico (inibisce l’attività della tirosinasi, enzima che interviene nella sintesi della melanina), inoltre stimola la biosintesi del collagene, proteina strutturale del tessuto connettivo. Gli impieghi dermocosmetici dell’acido ascorbico sono numerosi, grazie all’elevata efficacia che garantisce effetti immediati a livello della pelle, rendendolo un ingrediente ideale nella prevenzione e nel trattamento dell’invecchiamento cutaneo.

Gli alfa-idrossiacidi

Gli alfa-idrossiacidi sono acidi organici abbondanti in natura, in particolare nelle mele (acido malico), nel latte (acido lattico), nell’uva (acido tartarico), nella canna da zucchero (acido glicolico) e negli agrumi (acido citrico). A basse concentrazioni gli alfa-idrossiacidi possiedono proprietà idratanti. A concentrazioni più elevate manifestano un effetto cheratolitico che viene sfruttato nei trattamenti esfolianti. L’acido citrico è una sostanza solida, incolore e solubile in acqua. In ambito cosmetico è utilizzato come acidificante e conservante.

Indicazioni dermocosmetiche dell’arancio

L’arancio, già coltivato nell’antichità in Estremo Oriente, pare che abbia raggiunto l’Europa in seguito alle conquiste di Alessandro Magno. Dalle bucce di arancio, per spremitura, si ottiene un liquido di colore variabile dal giallo pallido al giallo scuro, caratterizzato da un odore particolarmente dolce, fresco e piacevole. Questo olio essenziale contiene prevalentemente limonene, citronellolo, nerolo, linalolo e geraniolo, è dotato di proprietà dermopurificanti, stimolanti, rigeneranti, rassodanti ed è usato nel trattamento di diversi inestetismi. Dalla distillazione in corrente di vapore dei fiori freschi di arancio amaro si ottiene l’olio essenziale di Neroli, utilizzato in ambito cosmetico e nell’industria del profumo. L’olio essenziale di Neroli è ben tollerato anche dalle pelli delicate e presenta proprietà toniche, antisettiche e stimolanti del microcircolo, inoltre favorisce il turnover epidermico e svolge un’azione rigenerante a livello cutaneo. Anche l’acqua distillata di fiori d’arancio è molto apprezzata in cosmetologia, in virtù delle ottime proprietà tonificanti, disarrossanti, rigeneranti e rinfrescanti. Infine, dalla distillazione delle foglie e dai rametti di arancio si ottiene l’essenza di Petitgrain, composta principalmente da acetato di linalile, acetato di geranile e nerolo, sostanze che le conferiscono spiccate proprietà rivitalizzanti e purificanti e la rendono particolarmente indicata nel trattamento delle pelli impure.

Indicazioni dermocosmetiche del mandarino

Dalla spremitura a freddo delle scorze di mandarino si ricava un liquido giallo con sfumature che variano dall’arancio al verde, caratterizzato da un profumo fresco e piacevole e da un sapore dolce con retrogusto leggermente aspro. L’olio essenziale di mandarino contiene prevalentemente limonene, terpinene, pinene, linalolo, terpineolo, citrale. A livello dermocosmetico, gli estratti di mandarino vengono utilizzati nel trattamento dell’acne, della pelle congestionata e grassa, ma anche nella formulazione di tonici per le gengive, dentifrici e collutori. L’essenza di mandarino è usata nei detergenti e nei profumi, in particolare nelle acque di Colonia.